Da dove derivano i nomi dei mesi dell’anno

Quanto più abbiamo familiarità con qualcosa meno ne subiamo la curiosità.

Ci hanno insegnato i nomi dei mesi dell’anno alla scuola materna o elementare, li abbiamo imparati a memoria con una filastrocca e abbiamo imparato quanti giorni ha ogni mese.

Ma vi siete mai chiesti da dove derivano i loro nomi, perché i mesi sono chiamati così?

La storia del nostro attuale calendario ci insegna che venne riformato il vecchio calendario giuliano da papa Gregorio XIII (da cui prende il nome) nel 1582, il quale affidò il compito ad alcuni studiosi del tempo usando le misurazioni di Niccolò Copernico.

Questo nuovo calendario venne ricalcolato soprattutto per far cadere il giorno di Pasqua la prima domenica dopo il plenilunio di primavera.

Il calendario gregoriano entrò in vigore il 15 ottobre 1582 in Italia e successivamente fu adottato anche dalla maggior parte dei paesi nel mondo.

Molti dei nomi dei mesi sono stati adottati dai romani dedicandoli alle loro divinità pagane.

  • Gennaio in latino Januarius, prende il suo nome dal dio Giano (Ianus), divinità delle porte e dei nuovi inizi, proprio per indicare il primo mese dell’anno, quello che apre le porte al nuovo anno e ai nuovi inizi.
  • Febbraio deriva dal latino Februare, che significa purificare, rimediare, dato in onore della dea Febris, dea della febbre, e al dio etrusco Februus, dio della morte e della purificazione.
  • Marzo in latino Martius, dedicato al dio romano Marte, divinità della guerra e del raccolto, inizialmente è stato il primo mese dell’anno, fino all’introduzione da parte di Numa Pompilio dei mesi gennaio e febbraio.
  • Aprile deriva dall’etrusco Apro, a cui è associata Afrodite, dea dell’amore a cui era dedicato il mese. In latino invece aprile deriva da aperire (aprire) per indicare il mese della fioritura dei fiori.
  • Maggio deriva da Maius, dedicato alla dea romana Maia, dea dell’abbondanza e della fertilità. Per il culto cristiano maggio è il mese dedicato alla Madonna.
  • Giugno deriva da Iunius, dedicato a Giunone, la dea del parto e del matrimonio, moglie di Giove. È anche chiamato mese del sole e della libertà visto che è il primo mese d’estate.
  • Luglio deriva da Julius, dedicato a Gaio Giulio Cesare essendo nato il 13 luglio, in precedenza era chiamato Quintile, quinto mese dell’anno prima dell’introduzione dei mesi invernali.
  • Agosto deriva da Augustus, dedicato all’Imperatore, in principio dai romani era chiamato Sextilis, sesto mese dell’anno. Quando gli fu cambiato nome in agosto gli venne aggiunto un altro giorno, rendendolo di 31 giorni come luglio, sottraendolo da febbraio.
  • Settembre da september, che deriva da septem, il numero 7, come settimo mese dell’anno.
  • Ottobre dal latino octo, ad indicare l’ottavo mese dell’anno.
  • Novembre dal latino novem, il nono mese dell’anno,
  • dicembre dal latino decem, il decimo mese dell’anno.

Prima dell’introduzione dei mesi di gennaio e febbraio i mesi erano dieci poiché i romani consideravano i mesi invernali un unico mese, per questo motivo gli ultimi quattro mesi dell’anno corrispondono al vecchio numero di mese rappresentato.

I mesi dell’anno sono stati anche molto spesso soggetti di arte, poesia e letteratura, ricordiamo il X agosto di Pascoli e le sculture della rappresentazione del ciclo dei mesi.

Ora una curiosità che forse non tutti conoscono, oltre alla classica filastrocca ‘Trenta giorni ha novembre’ c’è un altro trucchetto per ricordarsi i giorni dei rispettivi mesi, stringiamo la mano a pugno e partendo dalle nocche conteremo i mesi con 31 giorni e negli spazi tra le nocche conteremo i mesi con 30 giorni (incluso febbraio di 28).

Non dirmi che non ci hai provato anche tu!

Spero di aver soddisfatto questa mia piccola curiosità e anche la vostra!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.