Europei 2012, Polonia e Ucraina “politicamente”

Mentre si svolgono lietamente (per noi italiani) gli Europei 2012, la situazione dei due Stati ospiti è un po’ instabile e nei mesi precedenti all’inizio del torneo ci sono state molte polemiche sulla questione che le partite venissero disputate proprio in questi due stati.
Non si tratta soltanto dell’uccisione dei cani che nei giorni scorsi ha catturato la nostra attenzione ma anche di problematiche interne che non sono facili da gestire e risolvere.
I due paesi negli ultimi tempi si sono avvicinati politicamente ma questo non basta a colmare le lacune che ognuno di loro ha.
La Polonia, ormai membro dell’UE, sembra che si avvii verso una lenta crescita economica e negli ultimi anni la sua dinamica politica finanziaria li ha portati a classificarsi tra i primi e soli paesi europei che hanno registrato un aumento del PIL, questo è determinato da fattori quali l’aumento del lavoro, l’ottimismo degli imprenditori e i fondi ben gestiti dell’UE.
Sebbene la chiusura del bilancio polacco è da qualche anno negativa negli anni scorsi per frenare l’inflazione e non turbare gli imprenditori i vertici hanno deciso per una riduzione dei tassi.
Da quando è entrata nell’UE la Polonia ha ancora la sua vecchia moneta, zotly, e sta lavorando per entrare nell’Eurozona e di far entrare in vigore l’utilizzo dell’euro, il cambio si presume sia 4 zotly/1 euro.
A metà di giugno il Presidente polacco Tusk ha incontrato Monti ed entrambi sono rimasti molto soddisfatti della fiducia ritrovata.
La politica polacca si sta sviluppando in modo da poter ottenere un primato tra i paesi centrali europei, i quali come l’Ucraina, hanno situazioni interne poco discutibili.
Mentre la Polonia cerca la sua tranquillità politica ed economica l’Ucraina anche deve far fronte a delle
situazioni interne molto incresciose che hanno fatto rischiare di non essere più il paese ospitante degli Europei.A maggio sono state diffuse delle immagini dell’ex premier ucraino, Tymoshenko, condannata a 7 anni di reclusione per abuso di potere, nelle quali affermava di aver ricevuto percosse e violenza nel carcere.
Per tranquillizzare la situazione è dovuta intervenire la Uefa e confermare la partecipazione dell’Ucraina,inoltre il Premier ucraino Azarov ha dichiarato che senza il rispetto della democrazia non ci sarebbe stato il calcio.

La coalizione tra Ucraina e Polonia è salda ma ci sono delle incomprensioni dovute proprio alla rivoluzione arancione guidata dall’ex presidente ucraina incarcerata. Inoltre, si sono verificate più volte delle risse nel Parlamento.
Il presidente polacco Tusk dichiara che il suo paese sosterrà sempre quello ucraino ma devono rispettare i diritti democratici e gli assetti politici interni, e per quanto sia nell’interesse reciproco di Ucraina e Polonia l’entrata nell’Unione Europea del paese ucraino il Parlamento di Bruxelles per ora ritiene la questione non di prossima discussione. Si teme non soltanto la sua fragile stabilità interna ma anche l’isolamento in campo internazionale verso il quale si avvia l’Ucraina.
A minare la pace degli Europei 2012 è stata anche una bomba su una zattera ritrovata a confine dei due stati, la Merkel ha dichiarato che c’era la possibilità di non far partecipare la squadra tedesca, ma le autorità di entrambi i paesi hanno rassicurato tutti i partecipanti, sia i calciatori che i tifosi.
Gli stadi che sono stati usati per gli Europei sono stati costruiti grazie a dei fondi che i due paesi hanno ricevuto dall’UE, che hanno dato un po’ di floridezza ai paesi.
Siamo prossimi alla finale degli Europei che vede in campo Spagna e Italia e fortunatamente il torneo si è svolto nella calma che ci hanno assicurato.
E ora tutti a tifare per l’Italia!
Forza azzurriiiiiiiiii!

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