Ipocrisia post tragedie

In un clima di bandiera a mezz’asta per il terremoto emiliano, per le sue vittime e per tutte le povere persone che hanno perso la casa e il sonno ecco che qualcuno sfrutta il momento, quell’attimo di dolore e di paura per mettere in mezzo storielle più o meno credibili per cercare di “consolare” chi è già rattristato, questo tipico atteggiamento è davvero irritante.

Dalla prima scossa avvenuta in Emilia Romagna su Facebook circolano link di articoli che prevedono un terremoto al Sud fra 2 mesi o 2 anni, ovviamente la differenza tra mesi e anni non è stata bene intesa, che porterà alla fine del mondo. Già è vero, un terremoto che non si sa quando avverrà, se tra qualche mese o qualche anno distruggerà la Terra portandola allo stato brado.

Una scossa sismica c’è stata, ma fortuna nostra e sfortuna di chi prevede queste cose, siamo ancora tutti qua.

Chi crederà mai a queste menzogne, inventate anche male?

Purtroppo molte persone, e il danno più grave è che Facebook è il più grande diffusore di bugie e false catastrofi nel 2012, infatti ogni notizia di questo calibro l’ho appresa sempre nel più famoso social network.

Le notizie false purtroppo vengono messe in mezzo non solo per approfittare dell’animo già impaurito dell’italiano, che vedendo il proprio fratello emiliano soffrire è più toccato del solito, ma anche per indurre le persone a sborsare gli Euro!

Ahimè, è proprio così, molti creano queste situazioni di terrore proprio per far sì che il più debole, che non è solo uno, vada a fare donazioni e versamenti qua e là. Il terremoto non è l’unica occasione di questo tipo, anche il famoso 21 dicembre 2012 ha causato lo stesso tipo di corsa verso i soldi.

Molti credendo che la loro fine è vicina hanno messo mano ai portafogli e ai risparmi procurandosi tutto ciò di cui hanno bisogno per finire di soddisfare la propria vita affinché arrivi quel fatidico 21 dicembre, oserei aggiungere che tutto ciò accade per la gioia di chi vive come una sanguisuga sulle sciagure altrui.

Ma quando ci sveglieremo sani e salvi il 22 dicembre coloro che hanno sperperato i loro averi come reagiranno?

Recentemente  ho avuto il piacere di leggere qualche libro di Piero Angela (noto divulgatore scientifico) il quale afferma che viviamo in un’epoca scientifica ma con una mentalità e cultura pre-scientifica, non possiamo dire il contrario e ogni cosa sopra citata ne è l’esempio, siamo vittime ancora dell’ignoranza legata alle leggende  dei nostri avi, abbiamo un computer super tecnologico ma se vediamo un gatto nero ci “tocchiamo”, abbiamo il cellulare di ultima generazione ma non passiamo sotto una scala perché porta sfortuna, abbiamo quello che gli uomini dei secoli scorsi neanche immaginavano ma il nostro cervello è ancora rimasto legato alla mentalità di quei secoli.

Con un abbraccio sincero a chi sta soffrendo per i danni del terremoto spero vivamente che questa società si appresti a cambiare, per noi e per il nostro avvenire.

Se qualcuno vuole dare una mano o vuole fare sapere qualcosa ai cittadini emiliani può lasciare un commento e io provvederò a farlo girare per quanto mi è possibile, grazie!

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